Nell’ultima decade le aziende hanno rafforzato la loro presenza online. Al contempo, hanno immediatamente riconosciuto uno degli elementi fondamentali per ottenere revenue più elevate: il network.
Promuovere un prodotto/servizio su un network di editori di qualità è un vantaggio chiave in termini di revenue. A tal riguardo Facebook e Google sono senza dubbio i pesci più grossi nel mare delle revenue, ma il native advertising continua ad attirare pesci di qualità e crea un ecosistema ampio, variegato e, soprattutto, altamente competitivo.
Infatti, le piattaforme di native advertising oggi hanno consolidato i propri network editoriali investendo in targeting contestuale, brand safety, formati di ads personalizzati e sistemi di targetizzazione accurata.
Ma perché orientarsi verso un network di editori che offrono spazi di native advertising?
1. Audience
I portali editoriali che scelgono di ospitare ads native conoscono molto bene le esigenze della propria utenza perché l’hanno studiata a fondo.
L’audience di cui si parla, infatti, vuole poter usufruire dei contenuti presenti sui siti senza fastidiose interruzioni pubblicitarie. Il native advertising risponde perfettamente a questa esigenza.
Di fatto i formati nativi si mimetizzano nel contesto ospitante e vengono maggiormente apprezzati da un’utenza abituata ad un certo layout.
2. Formati Ads
Come già accennato, i formati delle ads native si adattano mimeticamente al contesto editoriale, arricchendo la pagina ospitante con contenuti in linea con gli interessi dell’audience.
I formati native advertising sono principalmente 3 e vengono differenziati a seconda della collocazione e a specifiche tecniche di implementazione. Riassunti in breve:
In feed/In Content
Collocati all’interno di un contesto editoriale, ne assumono un layout e una forma simile. Spesso un annuncio in feed è linkato all’interno del sito come gli altri testi editoriali presenti. Sono riconoscibili perché evidenziati dalla disclosure “Advertisment”, “AD”, “Sponsored”, “Sposored by”.
Content Reccomendation Ads
Inserito a lato o sotto il testo, poche volte lo si trova nel mezzo della pagina. Solitamente il content recommendation reindirizza ad un URL esterno. Le si possono riconoscere per via della specifica “Consigliato per te”, “Può interessarti anche…”
Brandend/Native Content
È il contenuto sponsorizzato di per sé. Solitamente è frutto di una collaborazione tra publisher e brand e le performance vengono monitorate dall’advertiser.
Approfondisci i formati native advertising in questo articolo.
3. Targetizzazione
L’audience dei network che ospitano contenuti nativi è fidelizzata, settoriale e ben definita. I siti di queste reti, infatti, hanno costruito e curato la propria presenza online con contenuti interessanti e di largo interesse, spesso con cura alla geolocalizzazione. Si pensi ad esempio ai network regionali che accorpano realtà editoriali come quotidiani regionali o provinciali.
Ecco perché un network editoriale di una piattaforma nativa offre la possibilità di targetizzare con maggiore accuratezza una comunicazione pubblicitaria, così da intercettare l’audience più ricettiva al prodotto/servizio sponsorizzato.
4. Reportistica
Avere accesso ad una reportistica accurata ma soprattutto confrontarsi con personale competente: ecco uno dei motivi per scegliere il network di publishers che preferiscono l’adv native.
Le piattaforme di native advertising (e i loro network di conseguenza) non solo offrono sistemi di reportistica specifici per numerosi KPI, ma selezionano personale preparato e capace di intrepretare correttamente i dati per apportare le ottimizzazioni necessarie ed incrementare le performance di una campagna.
5. Ottimo rapporto qualità-prezzo
La pubblicità sui maggiori social e sui portali di ricerca costa parecchio e non sempre dà i risultati sperati. Con il native advertising, ed in particolare con i network di editori appartenenti a piattaforme di qualità, si possono ottenere revenue più elevate, ad un costo più contenuto rispetto agli altri big delle community.
I motivi sono riassunti nei punti precedenti: audience qualificata, ottima targetizzazione, formati non invasivi e reportistica accurata.
Campagna native già impostata? Scopri qua come ottimizzarla.
Insomma, quali che siano gli obiettivi di business, un network nativo ben strutturato e coeso permette di raggiungere gli obiettivi di business a seconda di ogni specifico KPI.