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Brand awareness: rendere celebre un brand con il Native advertising

Il native advertising è un'ottima strategia per aumentare la brand awareness: racconta il brand, raggiunge il target e comprende formati adv che ispirano fiducia.
Il native advertising è un'ottima strategia per aumentare la brand awareness: racconta il brand, raggiunge il target e comprende formati adv che ispirano fiducia.

Costruire, affermare e aumentare la brand awareness è utile non solo alla visibilità ma anche all’attività commerciale di un’azienda.

Fare attività di brand awareness, infatti, significa comunicare l’identità aziendale, affermando le peculiarità commerciali ed i valori di business in un vero e proprio dialogo continuo con i clienti (o possibili nuovi clienti). Insomma, un business che cura la propria brand awareness costruisce mattone per mattone quel rapporto di fiducia fondamentale per la crescita aziendale.

Mentre un tempo per affermare la brand awareness “bastava” curare la propria immagine con una vetrina ben fatta, con l’online l’asticella si è alzata. Aumentare la brand awareness online significa anche ingaggiare l’utente in un dialogo con l’azienda, al contempo sponsorizzando i prodotti e servizi del brand stesso.

Ma come si può aumentare e promuovere la brand awareness di un’azienda rispettando tutte le nuove caratteristiche del pubblico digitale, così critico e abituato ad ignorare i contenuti pubblicitari, specialmente quelli più invasivi come le pubblicità display?

La risposta sta nella pubblicità più mimetica e discreta del web: il native advertising.

Il brand raccontato

Uno dei metodi più efficaci per promuovere la brand awareness è raccontare il brand stesso. Sin dagli albori dell’umanità, infatti, i racconti hanno conquistato generazioni su generazioni.

Oggi quel racconto avviene online ed è spesso finalizzato a sponsorizzare un’azienda con i suoi servizi e prodotti. Tale narrazione di brand si può sviluppare in diversi modi: brand journalism, pagine social, pubblicità sul motore di ricerca, blog, newsletter personalizzata al database clienti e, in ultimo (ma non per importanza), native advertising.

Il native advertising, a differenza dei suoi compagni comunicativi, è utilizzato per aumentare la brand awareness, sviluppando un racconto tramite l’efficace strategia di content marketing.

Leggi anche il nostro approfondimento sul content marketing

Oltre ad essere uno strumento pubblicitario vantaggioso per l’advertiser, è molto apprezzato dagli utenti perché si presenta con formati adv poco invasivi. Ciò crea un valore aggiunto anche per il portale online ospitante: il publisher potrà godere di più visite al sito, con tassi di abbandono decisamente inferiori rispetto agli altri tipi di advertising e conseguente aumento delle revenue.

Utenti in target

Non solo un brand si racconta efficacemente: con il native advertising si raggiunge l’utente giusto, nel luogo giusto, al momento giusto.

La struttura stessa di questo tipo di advertising, che permette di riunire in una piattaforma numerosi siti internet, crea una combinazione perfetta per la targetizzazione. Infatti, con il native advertising si può raggiungere il target ideale grazie alla varietà del network.  

In questo modo, ad esempio, un’azienda che produce cucce per cani potrà essere certa che il suo contenuto verrà sponsorizzato su un portale di settore – ad esempio un sito che si occupa di cura degli animali – e raggiungere così gli utenti più ricettivi al proprio prodotto.

Formati che ispirano fiducia

Un racconto può essere il più bello e coinvolgente di tutti. Tuttavia, l’occhio vuole la sua parte e quello degli utenti è allenatissimo ad ignorare i contenuti pubblicitari invasivi. Il fenomeno ha anche un nome: banner blindness.

Il native advertising è la soluzione più efficace anche a questa problematica. Con formati advertising poco invasivi e posizionamenti efficaci nel sito ospitante, un contenuto native non interrompe la fruizione del sito bensì la arricchisce.

Scopri qui i formati più efficaci di native advertising

I formati native come il reccomendation widget non solo superano la banner blindness ma riescono a conquistarne la fiducia perché vengono percepiti come parte integrante del sito stesso. In questo modo, l’utente sarà più incline a cliccare sull’ads e leggere il contenuto brandizzato.

Insomma, la brand awareness si può costruire in molti modi. Uno dei più efficaci per aumentarla è il formato adv non invasivo del native advertising, che si adatta alle persone sempre più digitali.

Continua a seguirci per altre interessanti tips digitali!


Repetita Iuvant

Banner Blindness

Con il termine bannerblindness, coniato nel 1998, si indica un fenomeno per il quale i visitatori di un sito web finiscono per ignorare in maniera più o meno conscia banner pubblicitari o e altre forme di annunci simili.