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Brand safety: un pilastro fondamentale per la pubblicità digitale

Brand safety: un pilastro fondamentale per la pubblicità digitale

Brand safety cos’è?

Quando ci chiediamo brand safety cos’è dobbiamo pensare che questo termine si riferisce alle pratiche e alle misure adottate dalle aziende per garantire che i loro annunci pubblicitari non vengano associati a contenuti inappropriati o dannosi. Nello scorso articolo  abbiamo affrontato un argomento non troppo distante da questo, spiegando il ruolo delle keyword negative e questa settimana continuiamo a raccontare l’importanza della reputazione online anche grazie alla brand safety.  Questo concetto è diventato cruciale nell’era digitale, dove i contenuti generati dagli utenti e le piattaforme automatizzate di pubblicità possono esporre i marchi a rischi significativi. La brand safety mira a proteggere la reputazione del marchio ed evita che gli annunci vengano pubblicati accanto a contenuti come frasi inappropriate o di odio, pornografia, violenza, fake news e altre forme di contenuti controversi. In questo articolo andremo poi a definire cosa sono la brand safety programmatic e la brand safety advertising e faremo un  esempio legato al mondo del native advertising. 

Brand safety programmatic

La pubblicità programmatica è un metodo automatizzato di acquisto e vendita di spazi pubblicitari online, attraverso l’utilizzo di algoritmi e dati in tempo reale per posizionare annunci mirati. Tuttavia, questa automazione può portare a problemi di brand safety, poiché gli annunci potrebbero apparire su siti o accanto a contenuti non sicuri senza un controllo umano diretto.

Per questo motivo, la brand safety programmatic si riferisce all’implementazione di misure specifiche all’interno delle piattaforme di pubblicità programmatica per mitigare questi rischi. Alcune delle più importanti strategie di questo tipo  includono:

  • Liste bianche e liste nere. Creare liste di siti web approvati (liste bianche) dove gli annunci possono essere visualizzati e liste di siti da evitare (liste nere).
  • Filtri di parole chiave. Utilizzare filtri che escludono contenuti contenenti parole chiave specifiche associate a contenuti inappropriati.
  • Tecnologie di verifica di terze parti. Collaborare con aziende specializzate che forniscono soluzioni di monitoraggio e verifica per garantire che gli annunci vengano visualizzati in ambienti sicuri.
  • Monitoraggio in tempo reale. Utilizzare strumenti di analisi che monitorano costantemente dove vengono visualizzati gli annunci, consentendo correzioni immediate se necessario.

Brand safety advertising

Dopo aver parlato di programmatic e dell’utilizzo della brand safety legata a questa pratica, passiamo ora alla brand safety advertising.

La brand safety advertising si riferisce all’insieme delle pratiche pubblicitarie messe in atto per proteggere l’integrità del marchio in tutte le forme di pubblicità online, non solo quelle programmatiche. 

Questa approccio più ampio include:

  • Collaborazione con editori affidabili. Lavorare con piattaforme e siti web noti per il loro contenuto di alta qualità e per le loro pratiche editoriali sicure.
  • Creazione di linee guida di contenuto. Stabilire e comunicare chiaramente le linee guida su quale tipo di contenuto è accettabile per l’affiancamento degli annunci.
  • Analisi e revisione costante. Implementare un processo di revisione continuo per analizzare l’efficacia delle strategie di brand safety e adattarle in base ai cambiamenti del panorama digitale.
  • Educazione e formazione. Assicurarsi che tutti i membri del team pubblicitario siano informati sui rischi di brand safety e sulle migliori pratiche per gestirli.

Esempio di brand safety advertising nel native advertising

Immaginiamo un’azienda produttrice di cosmetici naturali che desidera promuovere una nuova linea di prodotti skincare. L’azienda vuole garantire che i suoi annunci appaiano in contesti sicuri e rilevanti per il proprio marchio, evitando contenuti controversi o inappropriati. I passaggi che segue per poterlo fare sono i seguenti: 

  • Selezione del partner editoriale. L’azienda di cosmesi collabora con un sito web di lifestyle rinomato per la qualità dei suoi contenuti, ad esempio “Wellness Daily”. Questo sito pubblica articoli su benessere, salute e bellezza, attirando un pubblico che corrisponde perfettamente al target dell’azienda in questione.
  • Creazione del contenuto nativo. Insieme a Wellness Daily, l’azienda di cosmesi sviluppa un articolo informativo e utile intitolato “5 Benefici degli Ingredienti naturali nella skincare”. L’articolo include consigli pratici su come utilizzare prodotti naturali per la cura della pelle, menzionando i prodotti dell’azienda in modo organico e non invasivo.
  • Implementazione di brand safety misure. Per garantire la sicurezza del marchio, l’azienda e Wellness Daily utilizzano strumenti di brand safety che monitorano costantemente il contesto in cui l’articolo viene pubblicato. Questo assicura che l’articolo non venga visualizzato accanto a contenuti inappropriati, come articoli su argomenti controversi o su siti non affidabili.
  • Distribuzione e monitoraggio. L’articolo viene distribuito attraverso le varie piattaforme di Wellness Daily, inclusi il sito web principale, la newsletter e i canali social media. L’azienda di cosmesi monitora le performance dell’articolo e il feedback degli utenti, assicurandosi che l’associazione tra il loro marchio e Wellness Daily rimanga positiva.

Risultato.  L’azienda di cosmesi riesce a promuovere la sua nuova linea di prodotti in un contesto che riflette i valori del marchio, raggiungendo il suo pubblico target senza compromettere la sicurezza del marchio. Gli utenti percepiscono i contenuti nativi come utili e genuini, aumenta la fiducia nel marchio e la probabilità di conversione.

Questo esempio mostra come brand safety e native advertising possano lavorare insieme per creare campagne pubblicitarie efficaci e sicure. Se sei interessato a implementare le tue campagne marketing con attività di native advertising, scopri Nativery, e visita le nostre sezioni dedicate a publisher e advertiser. 

Conclusione

La brand safety è una componente essenziale della strategia pubblicitaria di qualsiasi azienda. Con la crescente complessità del panorama digitale, è fondamentale adottare un approccio proattivo per proteggere la reputazione del marchio. Attraverso pratiche di brand safety programmatiche e pubblicitarie più ampie, le aziende possono garantire che i loro annunci vengano visualizzati in contesti sicuri e appropriati, mantenendo così la fiducia dei consumatori e la loro reputazione intatta.