La content strategy è un’utile strategia nelle campagne di marketing online. Infatti, applicando la content marketing strategy un brand può raccontare e raccontarsi online, esprimendo al massimo i propri valori e le sue peculiari caratteristiche.
La pratica della content strategy, tuttavia, è ben più longeva e molto più diffusa di quanto si possa immaginare. Le tecniche di content strategy, infatti, non sono figlie dell’ultimo millennio!
Sebbene una ricerca su google come “content strategy esempio” possa restituire risultati calati nel mondo online, il “content” – o meglio, il racconto – è stato sempre parte integrate dell’umanità. I nostri antenati delle caverne applicavano tecniche di content strategy con le pitture rupestri. Così facendo, con un primitivo content strategy esempio, l’umanità del tempo tramandava storie e plasmava le generazioni successive con racconti.
Esattamente come i nostri antenati e tutte le discendenze successive, anche noi esseri umani – noi, “umanità online” – siamo affascinati ed attirati dal racconto. E grazie allo sviluppo tecnologico, oggi siamo in grado di costruire strategie che ne massimizzano l’impatto e i conseguenti risultati.
Brief: content marketing strategy
Oggi la content strategy è sulla cresta dell’onda, così come i contenuti che ne derivano.
Le ultime ricerche in ambito di content marketing evidenziano come le aziende B2B stiano aumentando gli investimenti in content strategy e narrazioni di qualità. Sono sempre più frequenti gli esempi di content strategy B2B in cui l’architettura del contenuto è posta al centro della narrazione. In altre parole, i contenuti pubblicitari, dai claim brevi alle landing page più specifiche, stanno vivendo il loro meritato momento di gloria.
Facciamo però una prima brevissima distinzione: da un lato c’è il contenuto – il prodotto della strategia – dall’altra c’è tutto il suo studio e la sua gestazione – la content strategy, per l’appunto. In altre parole, la content strategy è funzionale alla produzione di una narrazione coerente di brand.
Grazie all’elaborazione della strategia di contenuto, quindi, si possono sviluppare diverse storie e racconti, per differenti finalità.
Non a caso molti brand stanno scegliendo di diversificare la loro comunicazione applicando una multi channel content strategy – ovvero un strategia multicanale di contenuto. Questo metodo è parecchio vantaggioso se si considera che un contenuto può essere veicolato – anche in contemporanea – su diversi canali per intereccettare nei momenti più opportuni l’audience e stimolarne l’interesse.
Usare i dati per surfare meglio il web.
I contenuti sono sulla cresta dell’onda. Tuttavia, il pubblico sul web è sempre più esperto e difficile da conquistare; ognuno di noi ricerca una certa qualità e siamo diventati sempre più abili nel riconoscere un lavoro ben fatto da uno approssimativo.
Perciò, per continuare a surfare le innumerevoli onde del web, una narrazione pubblicitaria ha bisogno di una preparazione specifica. Questo è il momento in cui entra in azione la content strategy: una strategia studiata appositamente per il contenuto, che si andrà a sviluppare per rendere i testi divulgati efficaci allo scopo della propria attività. Va da sé che, nella pianificazione di una buona strategia di contenuto, i dati statistici siano alla base del lavoro creativo.
Vienei quindi svelata la grande verità a tutti noi matofobici, terrorizzati dai calcoli sin dal primo incontro con l’algebra. I numeri incontrano la creatività per generare un contenuto esplosivo!
Pensare prima di… scrivere.
Ecco allora validata la regola generale del “pensare prima di parlare” anche, e soprattutto, nel caso della pubblicità sul web: pianificare una strategia di contenuto basandosi sui dati di mercato può realmente rendere la nostra storia pubblicitaria più efficace.
I perché sono presto svelati; leggere il mondo online e offline che ci circonda, studiarne le preferenze, i comportamenti, gli interessi e le abitudini ci permette di costruite un contenuto pubblicitario ad hoc per l’audience che vogliamo colpire.
Contenuti per emozionare.
Un contenuto in linea con il tone of voice del target di riferimento, con una certa logica e con un perché ben preciso riesce a toccare le corde più profonde del nostro pubblico, generando interesse ed il oramai ben conosciuto engagement.
In altre parole, un contenuto prodotto alla base di una buona content strategy riesce a prendere l’utente per la pancia. Non solo: quel contenuto riesce a coinvolgerlo positivamente, portandolo a compiere l’azione sponsorizzata – che sia il comprare un detersivo o donare un euro alla ricerca medica – con più naturalità.
Portare l’utente all’azione.
In conclusione, l’efficacia della content strategy si ritrova in quelle attività pubblicitarie in grado di muovere attivamente l’utente. In più, applicando una pratica di multi channel content strategy si possono recuperare utenti su diversi canali online.
Un messaggio, quindi, può essere veicolato attraverso diverse modalità. Non solo, un concetto – attraverso una content strategy ben definita – può essere plasmato in modi diversi per incontrare le differenti caratteristiche degli utenti che usufruiscono di un determinato sito/social/portale/app. In altre parole, grazie alla content strategy un brand può partire da un singolo concetto – ad esempio “lead generation” – e tramutarlo, modellarlo, condirlo alla perfezione per ogni singolo canale e per diverse audience.
Evidente come ogni attività pubblicitaria, essendo per natura intrisa di tutte le sfaccettature proprie della comunicazione, ha tuttavia necessità di essere pensata e programmata sulla base di dati statistici per arrivare al massimo delle sue potenzialità.
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