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Differenza tra remarketing e retargeting nel native advertising

Differenza tra remarketing e retargeting nel native advertising

Nel mondo del marketing digitale, spesso vengono utilizzati i termini “remarketing” e “retargeting” come se fossero sinonimi.  In realtà, questi due concetti indicano strategie distinte che, se utilizzate correttamente, possono migliorare in modo significativo l’efficacia delle campagne pubblicitarie. Questo articolo indica come fare remarketing e retargeting, spiega la definizione di questi due termini ed esplora la differenza tra remarketing e retargeting, con un’attenzione particolare al contesto del native advertising.

Remarketing e retargeting: cosa sono?

Prima di analizzare l’utilizzo e la differenza tra retargeting e remarketing, partiamo con il definire insieme il significato di queste due attività.

Remarketing

Il remarketing è una strategia di marketing che si basa sul riattivare gli utenti che hanno già interagito con il sito web o hanno dimostrato interesse per i prodotti di un’azienda. Attraverso l’uso di email marketing, il remarketing mira a riconnettersi con questi utenti per incoraggiarli a completare un’azione specifica, come effettuare un acquisto, registrarsi a un servizio o scaricare un contenuto.

Esempio di Remarketing

Un esempio classico di remarketing è l’email che l’utente riceve dopo aver lasciato articoli nel carrello di un sito e-commerce senza aver completato l’acquisto. Questa email può contenere un promemoria degli articoli abbandonati, eventuali sconti o promozioni per incentivare l’acquisto, e contenuti personalizzati basati sul comportamento precedente dell’utente.

Retargeting

Il retargeting, invece, si riferisce a quell’attività di marketing che consiste nel mostrare annunci pubblicitari mirati agli utenti che hanno visitato un sito web o una pagina specifica, ma che non hanno completato l’azione desiderata. Utilizzando i cookie di navigazione, il retargeting permette di seguire gli utenti mentre navigano su internet e di mostrare loro annunci rilevanti su altre piattaforme.

Esempio di Retargeting

Un utente visita un sito web di viaggi e visualizza delle offerte per voli per Londra, ma non effettua una prenotazione. Successivamente, mentre naviga su altri siti web o sui social media, gli vengono mostrati annunci di voli per Londra di altre offerte di viaggio correlate. Questi annunci sono progettati per ricordare all’utente il suo interesse iniziale e per incoraggiarlo a tornare e completare la prenotazione.

Come fare remarketing e retargeting

Ora che abbiamo una definizione di queste strategie di marketing, è importante capire come comportarsi quando si vuole fare retargeting o remarketing per poi arrivare finalmente a scoprire la differenza tra remarketing e retargeting.

Ecco qui spiegati i passaggi principali per sviluppare il retargeting:

  1. Raccolta dei dati degli utenti. Utilizza strumenti di analisi web per raccogliere dati sugli utenti che visitano il tuo sito web. Google Analytics, ad esempio, permette di creare liste di utenti basate su specifici comportamenti di navigazione.
  2. Segmentazione del pubblico. Segmenta gli utenti in base alle loro azioni sul sito, come la visualizzazione di pagine specifiche, il tempo trascorso sul sito, o gli articoli aggiunti al carrello.
  3. Creazione di campagne email. Sviluppa campagne email personalizzate per ciascun segmento. Queste email possono includere promemoria, offerte speciali o contenuti personalizzati per riattivare gli utenti.

Per quanto riguarda il remarketing, invece:

  1. Installazione dei pixel di tracciamento. Aggiungi un pixel di tracciamento al tuo sito web. Facebook Pixel e Google Ads Tag sono due esempi comuni che permettono di tracciare i visitatori e le loro azioni.
  2. Definizione del pubblico di retargeting. Utilizza i dati raccolti dal pixel di tracciamento per creare segmenti di pubblico specifici. Ad esempio, puoi targetizzare gli utenti che hanno visitato una pagina di prodotto senza effettuare un acquisto.
  3. Creazione di annunci mirati. Sviluppa annunci pubblicitari che saranno mostrati agli utenti quando navigano su altri siti web o piattaforme social. Questi annunci dovrebbero essere rilevanti e richiamare l’interesse degli utenti basandosi sulle loro precedenti interazioni con il tuo sito.

Differenza tra remarketing e retargeting

Siamo arrivati finalmente a scoprire la differenza tra remarketing e retargeting. Ecco in seguito gli elementi principali:

  • Canale di comunicazione: Il remarketing utilizza principalmente email e contatti diretti, mentre il retargeting si basa su annunci pubblicitari online.
  • Tecnologia: Il remarketing si basa sui dati raccolti internamente (come email), mentre il retargeting utilizza cookie e altri strumenti di tracciamento per mostrare annunci su altre piattaforme e siti web.

Comprendere la differenza tra retargeting e remarketing può aiutare le aziende a scegliere tra retargeting o remarketing per raggiungere i propri obiettivi e ottimizzare le risorse disponibili.

Native Advertising e il suo ruolo nel retargeting e remarketing

Chi legge questo blog sa bene che il native advertising è una forma di pubblicità che si integra perfettamente con il contenuto e il design della piattaforma su cui appare, rendendola meno intrusiva rispetto agli annunci tradizionali. In questo contesto, sia il remarketing che il retargeting possono essere potenti strumenti per creare esperienze pubblicitarie più personalizzate e rilevanti. Se sei interessato a sviluppare strategie di native advertising visita il nostro sito e approfondisci visitando le sezioni dedicate a publisher e advertiser.

Remarketing nel native advertising

Nel contesto del native advertising, il remarketing può assumere la forma di contenuti sponsorizzati che appaiono nel feed di notizie di un utente o come raccomandazioni di articoli su un blog o una piattaforma di notizie. Questi contenuti sono progettati per assomigliare e comportarsi come il contenuto nativo del sito, aumentando la probabilità che l’utente li trovi utili e interessanti.

Retargeting nel native advertising

Il retargeting nel native advertising può manifestarsi attraverso annunci nativi che appaiono su siti web di terze parti visitati dagli utenti. Ad esempio, dopo aver visitato un sito di abbigliamento, un utente potrebbe vedere un articolo sponsorizzato su un sito di notizie che promuove un nuovo arrivo di abiti, con un design e un formato che si integrano perfettamente con il contenuto editoriale del sito.

Conclusioni

Comprendere la differenza tra remarketing e retargeting e il loro utilizzo nel contesto del native advertising può aiutare le aziende a sviluppare strategie pubblicitarie più efficaci e mirate. Mentre il remarketing si concentra sul re-engagement degli utenti attraverso il contatto diretto, il retargeting utilizza annunci mirati per ricordare agli utenti il loro interesse precedente. Entrambe le strategie, quando integrate nel native advertising, possono migliorare significativamente l’esperienza dell’utente e i tassi di conversione anche perché sono in grado di offrire contenuti pubblicitari che sono rilevanti, utili e non intrusivi.