Se sei un marketer saprai sicuramente che la scelta dell’headline è una delle decisioni più difficili da prendere. Non a caso, nel mondo patinato della pubblicità la prima impressione è quella che conta. La regola è valida anche e soprattutto online, con una piccola postilla aggiuntiva: l’attacco iniziale, l’headline, deve colpire.
Tuttavia, oggigiorno catturare l’attenzione delle persone sin dal principio non è affatto un gioco da ragazzi. Gli utenti dei nuovi anni 20 sono oramai abiutati a (quasi) tutto e hanno – o meglio, abbiamo – una soglia dell’attenzione sempre più bassa.
Ecco perché il primo elemento pubblicitario che appare in una pagina web ha un ruolo chiave. Se, con un’headline catchy, riusciamo a catturare la precaria attenzione di utenti distratti, siamo già a buon punto della nostra opera di vendita o promozione di un prodotto.
Perdipiù, se facciamo riferimento alle campagne pubblicitarie di native advertising l’headline diventa ancora più importante: la sua presenza e la sua essenza determinano la riuscita o la disfatta di una campagna pubblicitaria.
Headline traduzione breve per marketers
Con il termine headline indichiamo – nel linguaggio advertising – tutti quegli elementi che compongono il testo pubblicitario iniziale – in “testa” – di una ads o di una pagina web. L’headline traduzione si intende come l’unione di un testo – che può essere titolo più payoff, oppure titolo o breve descrizione – ed immagine di background.
Ovviamente non esiste un esempio universale di titolo/immagine perfetto. Tuttavia i marketers hanno fatto propria l’arte della sperimentazione, creando esempi di headline sempre più vicini a quello che possiamo considerare un canonico “headline marketing”. Una sorta di headline esempio che, per le sue caratteristiche, cataloghiamo come elemento distintivo di marketing.
Per capire meglio come si è arrivati a definire l’headline marketing vediamo come, con il passare degli anni, gli esperti del settore hanno stilato alcune linee guida per creare combinazioni vincenti di ADS ed ottenere CTR migliori.
Headline
Come abbiamo detto, l’ad headline è il primo testo che viene sottoposto al severissimo sguardo dell’utente. L’obiettivo dell’headline marketing è catturare quell’occhio, o meglio, quell’attenzione.
A tal proposito, i marketers hanno evidenziato dei parametri comuni alle ad head line di successo.
- Breve
Il testo del titolo di headline deve essere conciso: massimo 50 caratteri (una delle sfide più stimolanti per i copywriter!) - Chiaro
Il titolo dell’ad headline deve arrivare dritto al punto ed evidenziare i punti di forza del prodotto/servizio che si sta promuovendo. Deve anche essere coerente con l’immagine scelta e con il contenuto presente in landing page. - Target Oriented
Inquadrare il target di riferimento sin dal primissimo momento può aiutare i marketers a scremare l’utenza e colpire prettamente il segmento di interesse. Ad esempio, un titolo per un ad head line di un negozio online di animali potrebbe essere: “Il migliore e-shop per i pet lovers!”. - Catchy
Il titolo deve “acchiappare” l’utenza. Per farlo ci sono diversi metodi: porre una domanda (es. Hai più di 50 anni e cerchi un integratore?) oppure stilare una lista (es. I 10 must-have del Natale).
Attenzione, al contrario di quanto detto fino a qualche tempo fa, una recente ricerca nell’ambito Native adv ha riscontrato come le espressioni negative come “mai” e “peggiore” diano risultati migliori di quelle positive come “sempre” e “migliori”.
Thumbs
La componente visiva in un’ad headline è fondamentale. Nel native advertising questa deve essere selezionata con attenzione: si deve adattare al contesto editoriale in cui viene inserita e, al contempo, catturare l’attenzione dell’utente.
- Dimensioni
Le immagini in ads hanno dimensioni specifiche per ogni piattaforma di Native Advertising. Occorre ricordare di scegliere immagini con un background semplice ed evitare di tagliare i soggetti all’interno o generare uno squilibrio nella percezione ottica dell’utente. - Specificità
Nel caso in cui si stia promuovendo un particolare prodotto/servizio è preferibile inserire un’immagine chiara ed esplicativa, in cui il soggetto sia solo uno e ben identificabile. Si stima, infatti, che la persuasione aumenti del 67% quando ci si focalizza su un solo prodotto. - Emozione
Oramai è risaputo che le emozioni muovono l’utenza. Anche per quanto riguarda le immagini di un’ads la scelta dovrebbe ricadere su quelle che stimolano una reazione dell’utente. A tal riguardo è preferibile utilizzare immagini in cui vengono ritratte persone vere e proprie, possibilmente che guardino l’utente dritto negli occhi.
Ovviamente questi sono solo alcuni spunti utili da cui prendere ispirazione per creare thumbs ed headlines di successo. Come tutti i marketers sanno, solo con la sperimentazione ed i continui test si può perfezionare il proprio lavoro.
Ecco perché si consiglia di cambiare soventemente le ads e le creatività e misurare i relativi KPIs della campagna per ottimizzare e migliorare le performances. Fortunatamente, almeno online, possiamo ottenere risultati in tempo reale e valutare per tempo quali sono le migliori combinazioni di headline per ottenere le migliori performances da una campagna di native advertising
Insomma, l’ecosistema online è straordinariamente simile all’ecosistema naturale: ogni microscopico cambiamento può generare una manna dal cielo o un enorme disastro.
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