Se hai scelto di aggiungere spazi native advertising sul tuo sito, hai sicuramente sperimentato la loro efficacia in termini di revenue. Ma hai già capito qual è il migliore widget native per il tuo sito?
I widget nativi, infatti, possono essere vari e ogni tipologia può aiutarti ad aumentare i guadagni ottenuti dai tuoi spazi pubblicitari.
Iniziamo tuttavia mettendo bene in chiaro una cosa: i widget nativi non corrispondono alla comune descrizione di “widget” che trovi online.
Widget: distinzioni necessarie
Il termine “widget” definisce comunemente tutti quegli elementi che forniscono funzionalità aggiuntive ad una pagina web. Sono solitamente presenti all’interno della sidebar e nel footer. Gli esempi più comuni che avrai sicuramente visto (e implementato) sono: l’elenco delle categorie o dei tag, i moduli di ricerca, l’elenco degli articoli pubblicati di recente.
Insomma, un widget è incorporato nella pagina web ospitante e la arricchisce con elementi utili alla sua fruizione.
Nell’advertising online – ed in particolare nel native advertising – il termine “widget” assume un significato molto più preciso. Il widget native è uno spazio, un box o meglio un posizionamento contenente ads appartenenti alle fonti di traffico native.
Le pubblicità, o meglio le ads contenute all’interno dei posizionamenti sono regolate dalla fonte di traffico – tramite algoritmo o server – mentre la posizione dei widget nativi sul sito viene decisa dal publisher.
Dove puoi posizionare i widget nativi?
Una volta chiarita la distinzione di significato, entriamo nella pratica delle cose: dove puoi inserire un widget native sul tuo sito?
Anzitutto data la sua natura di posizionamento nativo, il widget pubblicitario native è integrato nel contesto editoriale ospitante in modo camaleontico, diventando uno spazio naturale del tuo sito web.
I posizionamenti più comuni solitamente sono: al fondo della pagina web, nella sidebar e all’interno dell’articolo.
Tuttavia le nuove tecnologie stanno aprendo nuovi orizzonti nativi ancora non esplorati. In più, l’avvicinarsi della fine dei cookies di terze parti sta spingendo le piattaforme native a sperimentare nuovi widgets con intelligenza artificiale integrata per arricchire l’esperienza sul sito web.
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Quanta pubblicità contiene un widget native?
Il widget native è come un contenitore di ads camaleontiche, integrate alla perfezione nel contesto editoriale ospitante. Non solo, le pubblicità presenti all’interno del widget, poiché derivanti da traffico nativo, soddisfano le preferenze degli utenti del sito.
In altre parole, un widget nativo di un sito di giardinaggio conterrà preferibilmente delle ads relative all’hobby green: contenuti sponsorizzati di e-commerce di fiori, bricolage e simili.
Ma quanta pubblicità può contenere un widget native? Come publisher, puoi decidere tu quante ads inserire nel widget: una, due, tre fino ad arrivare a box contenenti fino a sedici ads sottoforma di contenuti consigliati. Alcune piattaforme native, inoltre, forniscono un widget nativo “infinite scroll”, ovvero una lista continua e aggiornata di ads a fondo pagina.
Qual è il migliore widget per il tuo sito?
La domanda sorge spontanea quando si devono assegnare gli spazi del sito. Il nostro consiglio è quello di analizzare il proprio traffico e gli insight per valutare il comportamento degli utenti e scegliere un posizionamento nativo in linea con le loro preferenze.
Inoltre, ti consigliamo di confrontarti con un account specializzato della piattaforma native che hai scelto per orientarti meglio. Infine, ricorda che un supporto di uno specialista native è un valore aggiunto all’attività di advertising. Potrai accedere a nuovi posizionamenti nativi e testare sempre nuove modalità di advertising più remunerative della classica pubblicità display.
Che cosa aspetti ad implementare il widget nativo sul tuo sito?